martedì 10 luglio 2007

Pigrizia

The Importance Of Being Idle
I sold my soul for the second timeCos the man,
he don't pay me
I begged my landlord for some more time
He said "Son, the bills waiting"
My best friend called me the other night
He said "Man, are you crazy?"
My girlfriend told me to get a life
She said "boy, you lazy"
But I don't mind
As long as there's a bed beneath the stars that shine
I'll be fine
If you give me a minute
A mans got a limit
I cant get a life if your hearts' not in it
I don't mind
As long as there's a bed beneath the stars that shine
I'll be fine
If you give me a minute
A mans got a limit
I cant get a life if my hearts' not in it
I lost my faith in the summertime
Cos it don't stop raining
The sky all day's as black as night
But I'm not complaining
I begged my doctor for one more line
He said "Son, words fail me"
It ain't no place to be killing time
But I guess I'm just lazy
I don't mind
As long as there's a bed beneath the stars that shine
I'll be fine
If you give me a minute
A mans got a limit
I cant get a life if my hearts' not in it
(Oasis)
Questa canzone è un inno alla pigrizia, all'ozio in quanto stile di vita. Nella mia vita, spesso eccessivamente frenetica, per mia quanto altrui responsabilità, considero preziosi i momenti in cui posso fermarmi a riflettere su ciò che mi succede, eliminando tutto ciò che è superfluo. Questo è uno di quei periodi. Voglio rallentare i ritmi, smetterla di farmi tracinare dall'ansia di vivere e godermi il presente, con calma. L'ozio ha un valore intriseco, non solo come recupero di energie fisiche e mentali, ma anche come stile di vita. Permette di dedicarci a tutte quelle attività di cui ci priviamo nella routine quotidiana, di fare ordine dentro e fuori.
"Non mi importa di niente,
finché ci sarà un letto sotto le stelle splendenti,
starò bene,
se mi darai un minuto..."

3 commenti:

Anonimo ha detto...

hello,

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André Benjamim

Anonimo ha detto...

Non hai riportato l’ultima frase del ritornello:
“un uomo ha dei limiti
non posso farmi una vita se non ho il mio cuore”

Gesù diceva che dov’ è il nostro cuore, lì c’è il nostro tesoro.
Nella gerarchia dei valori dei più sono ai primi posti denaro e piaceri materiali ed è considerata una perdita di tempo ammirare il cielo stellato, riflettere, leggere.
L’ozio = apatia, essere svuotati da qualsiasi movimento interiore, mi fa paura…
Mi piace intendere l’ozio allo stesso modo dei greci… non inattività, ma studio disinteressato che ci libera da quello strano gioco per cui gli altri ci impongono tempi e ritmi, pensieri e modi di vivere.
“Gli antichi lo chiamavano contemplazione. Ed è allora che scopriamo davvero quello che siamo: un frammento minimo in una storia infinita, un breve respiro nella vita della terra, un'increspatura d'onda nel grande mare dell'essere”

Ps. Barocca a chi??? ;-)

Daniele ha detto...

@Teodoro. Bel blog, peccato che non capisca benissimo il portoghese...:-)

@Adelia. Post scritto di fretta, non esattamente precisissimo.:-)
La definizione di Ozio che dai è la stessa che avevo in mente io. Non è l'accidia, l'indolenza dovuta a noia, ma l'otium che i poeti latini teorizzavano come distacco ragionato dalle passioni quotidiane. Queste passioni spesso ci fanno perdere la prospettiva nell'osservare fuori e dentro noi stessi. Ritrovare ritmi e recuperare il contatto con la propria interiorità, questo è per me il fine dell'ozio.