giovedì 27 marzo 2008

Italiani...

Ecco la scena. Sono all'aeroporto di Francoforte-Hahn. Sto per passare il controllo dei bagagli. Mi ricordo, giusto in tempo, di mettere tutti i contenitori di liquidi nell'apposita bustina trasparenti, come richiesto dalle nuove normative europee sui controlli negli aeroporti. Mi è già capitato di prendere l'aereo in Germania e so che sanno essere molto fiscali. Davanti a me una coppia di italiani. Passano il controllo prima di me. Loro però non hanno l'apposita bustina trasparente. L'addetto al controllo apre la valigia della ragazza. Prende tutti i contenitori che devono essere mostrati nel sacchetto trasparente e ne fornisce uno alla ragazza facendole pagare 50 centesimi. Lei però non ci sta e dice che in Italia prende gli aerei tutte le settimane per andare in Sardegna e nessuno le ha mai fatto questi controlli. L'addetto all'aeroporto che, purtroppo, parla italiano sorride e poi rivolgendosi divertito ai colleghi, esclama: "In Italia, sì!!". Io, che assistevo alla scena, dico alla ragazza che avrebbe fatto meglio a non farci fare l'ennesima bella figura davanti agli europei.
Ma questa è l'Italia. Non possiamo farci nulla. A Ciampino i controlli dei bagagli e delle persone che prendono gli aerei sono molto più approssimativi.
In Italia, siamo abituati a fare le cose all'acqua di rose. E spesso siamo poi costretti a pagarne il prezzo.

lunedì 3 marzo 2008

Persepolis


Dopo il festival di Cannes, al quale ha vinto il premio della giuria, arriva in Italia il discusso film d'animazione Persepolis dell'iraniana Marjane Satrapi. Tratto dalla grafic Novel dell'autrice e da lei stessa codiretto, il film ci porta agli eventi che portarono al potere il regime musulmano in Iran e alla sanguinosa guerra Iran-Iraq, visti attraverso gli occhi di una bambina, prima, e di una giovane donna poi. La vicenda autobiografica apre un velo di luce su eventi dimenticati in Occidente, ma lo fa con ironia, intelligenza e straordinaria sensibilità. Dalla più tenera infanzia la piccola "Marji" si trova a vivere in prima persona gli sconvolgimenti politici del suo paese, passato attraverso una rivoluzione che avrebbe dovuto cacciare lo Scià per istaurare un regime democratico, e che, invece, favorì l'istaurarsi di un regime teocratico islamico. Grazie ai racconti del suo amato zio e dei suoi genitori, la ragazza cresce libera e indipendente, mentre il suo paese viene scosso dalla guerra con il vicino Iraq. L'indipendenza e la vivacità della ragazzina suggeriranno ai genitori che l'unico modo per evitarle problemi sia mandarla in Europa. Alla fine delle scuole superiori, Marjane deciderà di tornare in Iran, dove inizierà a frequentare l'università. Ma dopo un matrimonio fallito, l'impossibilità a sottomettersi alle ferree regole del regime, la porterà definitivamente lontana dalla sua terra natale e dalla sua famiglia.
Il tocco lieve ed al contempo mai superficiale dell'autrice, la sua ironia e capacità di modulare gli eventi tragici in senso grottescamente comico, rendono il film unico, così come lo è il fumetto da cui è tratto.