lunedì 20 agosto 2007

Vecchio post...

Ritornato per aggiornare il blog, mi è venuto in mente un vecchio post che ho scritto ma che poi ho cancellato... Lo voglio pubblicare di nuovo. Il tema era interessante e, avendo avuto molto tempo per stare da solo e riflettere negli ultimi giorni, lo sento vicino al mio stato d'animo. Ecco il contenuto:

"E' inutile affannarsi per tenerci accanto le persone, in fondo siamo e restiamo sempre soli..."

Può sembrare una osservazione pessimistica, e forse lo è, ma aiuta a non farsi troppi problemi. E' l'osservazione di una realtà. La solitudine dell'uomo di fronte alla vita e l'inutile affanno quotidiano per dimenticarsi di tale verità. Si passa la vita a cercare di ingannare il tempo che passa e a tentare di entrare in contatto con ciò o chi ci possa far sentire meno soli di fronte al mondo. Poi spesso ci si accorge di quanto tutti questi sforzi siano solo dei palliativi momentanei. Ma questa truffa contro il tempo non è assolutamente sbagliata. Basta non ingannare se stessi. Perché rifuggere ciò che ci fa stare bene e che non danneggia nessun altro, solo perché non appartiene a certi canoni dettati dall'esterno? Alla fine siamo solo noi a dover decidere cosa è meglio per noi. Ho sempre preferito un attimo di felicità all'inutile ricerca della stabilità.


Forse si legge pessimismo tra le righe, ma non credo che fossi particolarmente depresso quando l'ho scritto. Forse mi crogiolavo soltanto in una sensazione di straniamento. Forse viaggiavo distante dai contesti reali, tentando di generalizzare.
Sono uscito da due settimane in cui ho attraversato due opposti estremi, il caos di Barcellona, dove ho conosciuto gente nuova e rivisto cari amici di un passato non tanto lontano, contrapposto alla quiete e tranquillità solitaria della mia casa in montagna. Queste due esperienze antipodiche mi hanno fatto riflettere su quanto, spesso la solitudine sia solo una condizione mentale e non uno stato contingente. Mi è capitato di sentirmi più solo tra la moltitudine che popola la Rambla in Agosto che tra i castagni e le pecore delle montagne del Sannio.

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