giovedì 21 febbraio 2008

Cloverfield

Le idee di fondo probabilmente non sono originalissime, c'è chi ha citato Blair Witch Project, Godzilla e Star Sheep Troopers, ma chi le ha messe insieme ha ottenuto un risultato interessante. Il film è interamente girato con una telecamera a mano, le immagini sono mosse e sfocate, spesso nauseanti. New York è il contesto preferito per ogni pellicola catastrofista, con la statua della libertà e i grattacieli della Grande Mela, un'icona di tutti gli Stati Uniti. Una normale serata tra amici, filmata con l'oramai immancabile, nell'era si Youtube, telecamera amatoriale, si trasforma in una corsa contro il tempo per salvarsi dall'evento catastrofico che si abbatte sulla città. Dal quotidiano al surreale, insomma, utilizzando le riprese home-made, per rendere il tutto più verosimile. Ma da questa trovata stilistica ha origine un film scontato e a tratti inguardabile. Per gran parte del film si riesce a capire poco, e si deve per lo più immaginare. Ma è probabile che sia meglio così.

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